Gianluca Mazzini, autore di Palestina. Lo stato impossibile? (ed. Paoline, 2010), in un dialogo con Giuseppe Caffulli esamina le prospettive che si aprono rispetto al conflitto: partendo dal presupposto che la sua soluzione è condizione necessaria per la pace nell’intera area (e non solo), l’ipotesi ricorrente dei “due popoli, due Stati” è ancora attuabile? Oppure, come afferma l’autore, «è tempo che tutti ammettano, Hamas compresa, che non ci sono più alternative realistiche all’ipotesi di uno Stato binazionale»?
Della questione palestinese e del conflitto si parla sempre tanto, ma se ne sa ben poco. È invece importante comprendere quanto accade a Gerusalemme e dintorni perché il problema mediorientale investe direttamente noi che viviamo in Europa: la conseguenza prima della tragedia palestinese è, infatti, la “questione islamica”. Nell’epoca del paventato “scontro di civiltà”, il confronto Oriente-Occidente ha la sua faglia critica proprio nel conflitto tra israeliani e palestinesi.
«Non si può riproporre l’equazione “due popoli, due Stati” senza poi fare nulla di concreto. (…) Ai governi israeliani presenti e futuri spetta la prima mossa: dire quando nascerà una Palestina realmente indipendente, ammettere la divisibilità di Gerusalemme, ammettere l’illegalità delle colonie e accettare un compromesso sul ritorno dei profughi palestinesi.» (dall’Introduzione dell’autore)
Se questa non ci sarà, quali alternative rimangono?
Partecipano:
- Gianluca Mazzini, autore, giornalista, caporedattore a Mediaset
- Giuseppe Caffulli, direttore della rivista Terrasanta
Ingresso libero. Seguirà aperitivo
Per info:
02 34 59 26 79
Martedì 5 ottobre · 18:30 - 8:00 pm
via Gherardini, 6